Part time orizzontale: tutto sul contratto a tempo parziale

Avete ricevuto un’offerta di lavoro con contratto part time orizzontale e volete saperne di più su questa tipologia contrattualistica? Lo staff dell’Università Niccolò Cusano di Trieste vuole venirvi incontro segnalandovi tutte le informazioni necessarie da sapere sul contratto part time.
Contratto a tempo parziale
Genericamente si tende spesso a parlare di “part time” senza dare ulteriori specifiche. Eppure definire così un contratto a tempo parziale non basta in quanto c’è da specificare tra part-time orizzontale e part time verticale.

In questo articolo, dopo una breve introduzione sulla disciplina contrattualistica non a tempo pieno, ci soffermeremo su questa differenza, spiegando le tipologie di contratti nel dettaglio.

Lavoro part time: cos’è ed in cosa consiste

Iniziamo subito da una definizione generale: il lavoro a tempo parziale è un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, che si caratterizza per una riduzione sull’orario di lavoro rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro.

Quindi, se il monte di ore settimanali full-time è di 40 ore, il contratto a tempo parziale è di circa 20/25 ore a settimana, a seconda degli accordi intercorsi con l’azienda.

Ma chi sceglie un contratto part time? Molto spesso si tratta di categorie di persone che necessitano di avere più tempo per altre occupazioni come ad esempio giovani madri o studenti. Il lavoro a tempo ridotto, infatti, rende possibile il poter coniugare il lavoro con altri aspetti della vita quotidiana.

Ciò non toglie che di fronte all’esigenza di lavorare anche i contratti part time siano sempre più accettati da parte anche si altre categorie di persone che cercano – comunque – di riuscire ad avere la certezza di uno stipendio fisso.

Il lavoratore part-time, comunque, ha gli stessi diritti economici e normativi di chi lavora a tempo pieno. Nello specifico dovrà essergli garantita la stessa retribuzione oraria del lavoratore a tempo pieno, dovrà avere lo stesso trattamento normativo (ferie, maternità, malattia, infortunio, ecc.), dovrà essergli corrisposta l’indennità di maternità e di malattia e potrà richiedere  l’assegno per il nucleo familiare (in misura intera solo se si lavorano almeno 24 ore settimanali).

Tutti i trattamenti citati dovranno essere rogati proporzionalmente al numero di ore lavorate all’interno della settimana.

Ma vediamo, come accennato in precedenza, le differenze tra i vari tipi di contratto

Part time orizzontale: cosa significa?

Questa tipologia di contratto si riferisce al fatto che la riduzione sull’orario di lavoro è da considerarsi al normale orario giornaliero. Ad esempio, sarà chiesta al lavoratore una presenza di cinque ore anziché delle otto previste da tempo pieno.

In pratica è il classico lavoro a mezza giornata, dove si lavora dalle ore 9 alle ore 13 e non fino alle 18 come i colleghi a tempo pieno (solo per fare un esempio).

Per molti questa tipologia di contratto è ottimale in quanto permette di dedicarsi anche ad altre occupazioni, come già accennato.

Sono principalmente gli studenti universitari iscritti ai corsi online della Unicusano di Trieste a richiedere questa forma contrattualistica così da avere la certezza di possedere tempo da dedicare allo studio.

E non solo: anche molti già occupati decidono di diminuire le ore di lavoro (con il beneplacito dell’azienda) in modo tale da ricominciare a studiare per aggiornare e migliorare la propria formazione e dare nuova linfa vitale al lavoro.

Quando ci si trova di fronte a dover compiere una scelta del genere (ridurre orario lavorativo e conseguentemente anche lo stipendio in favore di riprendere la formazione universitaria) è sempre bene consultare una controparte indipendente che possa fornire ogni informazione in merito.

Si tratta, infatti, di una scelta complessa viste le ripercussioni su gli aspetti economici e previdenziali.

Contratto a tempo parziale verticale: ecco le specifiche

Nel part-time verticale il dipendente non ha una riduzione di orario su base giornaliera ma su base settimanale o mensile o annua. Si tratta, in parole povere, del cosiddetto lavoro su turni che – magari – vede il lavoratore essere occupato tutta la giornata, secondo l’orario normale degli altri dipendenti full time, per poi avere una maggior quantità di giorni liberi settimanali.

Ad esempio, potrebbe lavorare 8 ore al giorno per tre giorni alla settimana; oppure solo alcune settimane o alcuni mesi dell’anno.

Quindi, nel part-time di tipo verticale il lavoratore svolge servizio per le tutte le ore della giornata, ma non tutta la settimana

Part time misto

Infine, è d’obbligo segnalare una tipologia contrattualistica che mixa le due ipotesi spiegate in precedenza. Si tratta del part time misto in cui la prestazione lavorativa sarà a tempo parziale, combinando le modalità di part time orizzontale e part time verticale.

Avete trovato utili queste specifiche sui vari tipi di contratto che non impiegano al lavoratore l’intera giornata? Vi sentite pronti a mettere la vostra firma su un contratto part time? Avete bisogno di altri chiarimenti? Non esitate a contattare il vostro tutor universitario che saprà indirizzarvi al meglio verso questa scelta…

 

 


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