Che cos’è la dissonanza cognitiva in psicologia?
La dissonanza cognitiva è una teoria connessa alla psicologia sociale. La sua introduzione si deve a Leon Festinger, che nel 1957 teorizza e definisce quelle situazioni di conflitto tra opinioni, credenza, nozioni di un soggetto che rendono più complesso il processo di elaborazione cognitiva. Alcuni esempi più specifici riguardano la dissonanza per incoerenza logica, la dissonanza con i comportamenti del passato, la dissonanza relativa ai costumi culturali. Vediamo più nel dettaglio e descriviamo meglio il fenomeno.
Dissonanza cognitiva: definizione e descrizione
I nostri processi cognitivi per la maggior parte delle volte coinvolgono idee e comportamenti coerenti e in armonia tra loro. In questo caso non parliamo di dissonanza cognitiva, semmai di consonanza. La consonanza cognitiva ci permette di stare in una situazione emotiva soddisfacente.
Ma cosa succede quando manca la coerenza tra gli elementi di un processo cognitivo, quando questi entrano in contraddizione tra loro facendo scontrare idee, opinioni e comportamenti fino ad allora convergenti?
Se le rappresentazioni sono divergenti si entra in una situazione di incoerenza, chiamata appunto dissonanza cognitiva. Tale dissonanza è generata da una difficoltà discriminatoria e di elaborazione. L’individuo cerca di ridurre l’impatto di tale dissonanza, a causa del disagio che provoca, portando a una compensazione grazie all’attivazione di vari processi elaborativi.
Facciamo un esempio pratico di come può funzionare la dissonanza cognitiva e di quali sono i meccanismi che si attivano per ridurne la portata a livello psicologico. Un individuo si pone duramente in una posizione di disprezzo verso coloro che rubano ma allo stesso tempo si può trovare di fronte all’acquisto di un oggetto a un prezzo troppo baso per non comprendere che si tratta di un oggetto rubato. Come si può ridurre tale dissonanza? O smettendo di disprezzare i ladri (agendo sull’atteggiamento) oppure rifiutandosi di acquistare l’oggetto proposto (agendo sul comportamento).
Come evitare le dissonanze cognitive
È importante conoscere le dissonanze cognitive e come esse agiscono sugli individui, soprattutto per chi si occupa di psicologia, come i nostri studenti della facoltà di Psicologia a Trieste (in questo caso è fondamentale). Per trovare una soluzione al fenomeno della dissonanza cognitiva in contesti di devianza vengono utilizzate le cosiddette tecniche di neutralizzazione, che puntano a ridurre il carico della responsabilità morale individuale, che ridefiniscano il senso delle azioni, affievolendo la percezione dell’illiceità.
Questo può talvolta portare a un tentativo di alleggerimento della posizione dell’accusato, che tenta di attribuire alla vittima la responsabilità di quanto accaduto, oppure a un tentativo di sminuire il peso della trasgressione, con un processo di ridefinizione del senso delle azioni compiute.