Come diventare broker assicurativi: studi e possibilità

In questa guida forniremo indicazioni utili su come diventare broker assicurativi. Una professione molto ambita, eppure stranamente ancora misteriosa per coloro che l’hanno vista rappresentata esclusivamente nei film hollywoodiani o ne hanno soltanto sentito parlare vagamente. I broker assicurativi, che tanto assomigliano a quelli finanziari, in realtà sono molto diversi da questi ultimi e svolgono una professione molto utile, che merita di essere approfondita.

Come diventare broker: il campo delle assicurazioni in Italia

mediatore assicurativoGeneralmente, quando parliamo di broker stiamo parlando di mediatori indipendenti, che raccogliendo i bisogni e le necessità del cliente valutano la proposta presente sul mercato e offrono le migliori soluzioni disponibili. Sono soprattutto le aziende a rivolgersi ai servizi di un broker assicurativo, per potersi tutelare da eventuali imprevisti (furti, incendi, etc.), oppure professionisti e privati che hanno l’esigenza di trovare Rc professionali o sicure.
Il Italia esiste un’associazione che riunisce i broker assicurativi: l’Aiba (Associazione italiana broker assicurativi), i dati a cui siamo pervenuti sono datati (risalgono al 2011), ma parlano di 3.467 broker iscritti al Rui (Registro Unico degli Intermediari), 1.236 le società, per un totale di 4.703 broker assicurativi.

Nonostante i dati debbano essere aggiornati possiamo già sottolineare un dettaglio interessante. Le persone che hanno scelto di diventare broker nel 2011 erano in positivo incremento rispetto a quelle dell’anno precedente, di circa il 6%. Un aumento che sicuramente continua a crescere, soprattutto se confrontiamo i numeri poco fa citati con quelli dell’inizio degli anni 2000, quando ancora lavorare come broker assicurativo non era comune.

Eppure la professione di broker è conosciuta nel Paese già dalla fine degli anni Sessanta, anche se in formule più “aziendali”, che vedevano il brokeraggio come un’attività peculiare del mondo delle aziende. Negli ultimi dieci anni anche i privati hanno a puntare sui servizi di questa figura professionale e a farne sempre più ricorso, spingendo a regolamentare l’attività in modo più ufficiale. Così, nel 1984, è nato il registro professionale dei broker, previsto dalla legge 720 ovvero il quadro normativo che si occupò di questo lavoro e delle sue modalità. Dopo la legge 720 nacque il Codice delle assicurazioni private, molti anni successivi, nel settembre 2005.

Lavorare nelle assicurazioni: cosa si fa?

Cosa fa il broker assicurativo? Si occupa di analisi di mercato, cercando di individuare grazie alla sua esperienza, quali sono le soluzioni idonee a soddisfare le esigenze dei clienti. Opera in piena autonomia, come libero professionista, pertanto non ha legami, obblighi o vincoli analoghi a quelli di un lavoratore dipendente nei confronti delle compagnie assicurative.

Dunque, il broker assicurativo:

  • Analizza le esigenze del cliente
  • Analizza le proposte sul mercato assicurativo
  • Valuta i rischi e sceglie le compagnie più adatte
  • Definisce i termini del contratto e la gestione
  • Supporta nella liquidazione dei danni

Per diventare broker assicurativo sono utili doti di intraprendenza e determinazione, trattandosi di una professione autonoma. I tre requisiti di base sono: indipendenza, professionalità e onorabilità.

Per onorabilità si intende: nessuna condanna penale, nessun tipo di provvedimento legale a carico. Per professionalità: il superamento dell’esame di abilitazione e lo svolgimento dei corsi di aggiornamento previsti ogni 12 mesi; mentre per autonomia si intende, come abbiamo già sottolineato, la mancanza di qualsiasi tipo di vincolo con le compagnie di assicurazione.

Lavorare come broker non può favorire una compagnia piuttosto che un’altra, perché sarebbe sleale e assolutamente contrario alla filosofia di base e alla prassi stessa del lavoro. Per diventare mediatore assicurativo sono richieste anche capacità come:

  • Autonomia
  • Spirito di iniziativa
  • Capacità di rapportarsi con gli altri
  • Capacità di organizzazione

Non abbiamo inserito in questo elenco una cosa alquanto ovvia: la conoscenza dei prodotti assicurativi e del mercato di riferimento. Senza un’approfondita conoscenza in questo settore non sarà possibile svolgere adeguatamente il proprio lavoro e soddisfare il cliente.

Il codice deontologico di Aiba prevede che la professionalità e la trasparenza dei professionisti siano sempre assicurati.

Lavorare nelle assicurazioni: le tappe

broker assicurativiPer lavorare nelle assicurazioni è necessario essere abilitati alla professione di broker assicurativo. Per farlo è necessario iscriversi alla sezione B del Rui, Registro unico degli intermediari, gestito dall’Ivass (ex Isvap). Questa può essere considerata la prima tappa.

Al superamento dell’esame segue l’obbligo di stipula di una polizza di assicurazione della responsabilità civile professionale, che copre eventuali errori professionali e di infedeltà dei collaboratori o altre persone con cui si collabora, che rientrano comunque nella responsabilità del broker. La mancanza di questa stipula, che ricordiamo essere obbligatoria, rende l’iscrizione al Rui parziale, il broker risulterà infatti come “intermediario temporaneamente inoperativo”.
Proprio per alzare il livello delle garanzie verso chi si rivolge al broker assicurativo, viene sottoscritto anche il Fondo di Garanzia, costruito presso la Consap, a cui i broker hanno l’obbligo di aderire. Il fondo è necessario per poter sostenere i costi di risarcimento per eventuali danni arrecati agli assicurati o alle imprese assicuratrici. Su questo fondo annualmente viene elargito un contributo, che non può superare il 0,5% delle provvigioni annuali. Se il versamento sul Fondo di garanzia non viene effettuato il broker viene cancellato dalla sezione B del Rui.

Quanto guadagna un broker assicurativo

Un broker, o un intermediario assicurativo o finanziario, percepisce il suo guadagno a provvigione. Per questo non siamo in grado di stabilire delle fasce di guadagno univoche. Possiamo informarti del fatto che su ogni polizza venduta il broker percepisce il 20% del totale.

Il guadagno di questa tipologia di lavoro è proprio basato sul sistema delle provvigioni, quindi maggiore sarà il numero dei clienti maggiori saranno sue probabilità di guadagno. Diventare broker assicurativo significa scegliere una strada di indipedenza; non lavorando in esclusiva per nessun tipo di assicurazione in particolare, la riuscita del suo lavoro dipende soprattutto dalle sue doti e qualità e dalle sue capacità di saper mettere in campo queste capacità professionali e relazionali al meglio.

Il tema degli stipendi e dei compensi segna un’ulteriore differenza tra l’agente assicurativo e il broker assicurativo. Anche l’agente assicurativo guadagna a provvigione, ma a questo generalmente si aggiunge un fisso mensile e/o un rimborso spese. Secondo alcune stime lo stipendio medio di un agente assicurativo oscilla tra i 1.000 e il 2.500 euro netti al mese.

Non abbiamo stime accurate su quanto guadagna un broker assicurativo, per le ragioni che abbiamo già esposto precedentemente, però in linea di massima coloro i quali hanno un’esperienza di più di vent’anni non guadagnano meno di 2.100 euro netti al mese.

I corsi per diventare broker assicurativo

In realtà non esistono requisiti formativi per diventare broker assicurativi, non è richiesta specificatamente una laurea, ma è sufficiente l’iscrizione al Rui e un diploma. Ma la frequenza e l’ottenimento di un corso di laurea e di un titolo di studio universitario pone il professionista in una condizione di maggiore vantaggio rispetto a coloro che non possiedono una formazione analoga.

Un corso di laurea in Economia, oppure un corso di laurea in Giurisprudenza, rappresentano ottime basi formative per intraprendere la carriera da broker nelle assicurazioni. I percorsi accademici in scienze economiche, come quelli in diritto, consentono ai futuri professionisti di maturare le giuste competenze. Diversamente dagli agenti assicurativi, che possono godere di formazioni interne all’agenzia di assicurazioni di cui fanno parte, il broker assicurativo deve provvedere alla sua stessa formazione.

Presso l’Università Niccolò Cusano di Trieste abbiamo istituito la facoltà di Economia e la facoltà di Giurisprudenza, entrambe sono in grado di dare il giusto background culturale e formativo per lavorare nel mondo delle assicurazioni in piena autonomia, nel migliore dei modi e portando a casa successi e soddisfazioni aiutando gli altri a trovare ciò che cercano.


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