Combattere la pigrizia: ecco come essere più produttivo

Combattere la pigrizia è il tuo prossimo obiettivo? Sei stanco di essere stanco, ammettilo. Vuoi dare una scrollata alla tua vita, vuoi urlargli nelle orecchie “svegliati!” e sai che per farlo devi rinunciare al divano. Hai deciso di fare il pieno di nuova energia ma il solo fatto di averlo deciso non cambia le cose. Sai che è arrivato il momento di agire e ora ti serve un vero e proprio piano di azione. Veniamo in tuo aiuto per darti spunti pratici utili per ripartire alla grande, lasciando la pigrizia sul divano.

Pigrizia o depressione: come riconoscerle

Il termine pigrizia ha un’etimologia complessa che lo accomuna al portoghese preguiça, al francese paresse, e probabilmente è strettamente imparentato con il greco paresis: rilassamento. Quel rilassamento che ti rende lento nell’operare e tendente a rimandare le cose da fare a una data da destinarsi, quando la tua forza di volontà avrà più potere di convincimento sulla tua stanchezza mentale.

Quando si è studenti si hanno molte cose da fare. Chi frequente un corso di laurea sa che ci sono momenti di tristezza che si devono combattere, di solito subentrano dopo momenti di particolare fermento e attività. È importante imparare a riconoscere il giusto riposo e relax da godere fino in fondo dalla pigrizia patologica.

Sì, la pigrizia è una malattia e tu dovresti preoccuparti solo nel caso in cui:

  • Non intraprendi NESSUNA iniziativa
  • Percepisci un’intensa perdita di energia
  • Tendi a rimandare qualsiasi cosa
  • Non ti senti coinvolto da niente
  • Reagisci passivamente agli avvenimenti

La pigrizia patologica può essere invalidante dal punto di vista sociale. Il non fare può portare ad uno stato di isolamento e apatia che si trasforma lentamente e in modo subdolo in depressione. Gli studi recenti di Psicologia ci aiutano a fare una corretta distinzione tra pigri e depressi. I primi sono coloro che vivono la propria condizione senza entrare in conflitto con sé stessi. Non fanno e non percepiscono questa inattività come un male, anzi solitamente ne traggono una dose seppur minima di beneficio. Mentre il depresso si vive in modo travagliato la propria condizione, ne soffre, se ne vergogna e la vive come una condanna. In entrambi i casi è necessario intervenire, per quanto riguarda il secondo è consigliabile il percorso con uno psicoterapeuta.

Come sconfiggere la pigrizia

pigrizia mentale o depressioneSe riscontri nella tua situazione un malessere interiore che ti blocca e non ti permette di agire, se vivi il disagio di non poter vivere una vita libera e attiva a causa di un turbamento parlane subito con qualcuno. In questi casi ribadiamo l’importanza di un percorso di supporto psicologico.
Se invece percepisci che il tuo problema è gestibile e ti senti pronto a rimboccarti le maniche – tirarti su dalla posizione orizzontale in cui versi da mesi a guardare il soffitto e aspettare tempi migliori per agire –  continua a leggere e prendi spunto dai nostri consigli per tornare a splendere.

  • Punta sull’organizzazione
  • Pratica meditazione e sport
  • Fai una lista di obiettivi concreti da raggiungere
  • Stira i vestiti
  • Impara a chiedere aiuto
  • Festeggia i traguardi

Vincere la pigrizia con una strategia

Non ce lo insegnano a scuola. Non esistono master universitari per imparare un metodo organizzativo. Ma ci sono strumenti validi che ci aiutano a pianificare come le app per organizzare la giornata. Impara a usare:

  • To do list
  • App per organizzare la giornata
  • Timer e orologio

La tecnologia ti viene in aiuto. Puoi iniziare piano piano, prima pianifica una o due ore al giorno, poi gradualmente estendi il tempo da organizzare e cerca un ritmo in cui ti senti a tuo agio, andrà benissimo.

Praticamente meditazione e sport

A costo di essere banali ci teniamo a ricordare che:

mens sana in corpore sano

Lo sport o l’attività fisica in generale rigenerano corpo e mente. La meditazione purifica dalle tensioni mentali e crea spazio mentale sufficiente per far entrare nuove idee ed energia.

Liberarsi dalla pigrizia è il primo obiettivo

Ma quali sono quelli secondari? Sceglili con cura, senza esagerare. Non riversare troppe aspettative su te stesso. Intanto scegli di ridurre di quaranta minuti il tempo passato a scrollare inutilmente la home di Facebook. Non serve a nulla promettersi di rinunciarci per un intero pomeriggio se poi sai che non rispetterai l’auto imposizione. Perché solo quaranta minuti. Perché sono più di trenta ma meno di un’ora.

Stendi la pigrizia mentale, ma prima stirala

Apri l’asse da stiro. Tienila aperta in un’ampia stanza, possibilmente il salone (se scegli quella come stanza dell’ozio) e appena di stai per lasciare andare alla mollezza tirati su e stira. Una cosa inutile, impegnativa, che stimola la circolazione, ma soprattutto che non serve quasi mai. Dopo cinque minuti avrai un capo perfettamente stirato e un sacco di voglia di fare altro.

Chiedere aiuto, in qualsiasi caso

Per combattere la pigrizia devi imparare a chiedere aiuto. Chiedi agli amici di spronarti e anche di aiutarti fisicamente. Le cause della pigrizia non sono ancora così chiare. Piuttosto che rimuginare sul perché ti affligge quest’attitudine organizza una bella rivoluzione delle tue abitudini e datti da fare, in allegria, con l’aiuto di chi ti sta vicino.

Festeggia i traguardi

Sconfiggere la pigrizia non è semplice, se ci riesci o meno non importa. Sicuramente questo processo ti porterà a qualcosa di buono e ti meriti di essere gratificato per lo sforzo. Premiati: esci fuori con gli amici, vai ad un concerto, regalati un capo nuovo. Vedrai, la pigrizia sarà un lontano ricordo!


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