Come aumentare la produttività: 10 consigli utili

Vuoi sapere come aumentare la produttività, studiare meglio ed avere migliori risultati? Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano vuole fornire a tutti gli iscritti ai suoi corsi di laurea telematici alcuni preziosi consigli per avere un rendimento migliore all’università.
Aumentare la produttività personale
E non solo: questi suggerimenti possono essere applicati – una volta interiorizzati e messi in pratica – anche nel mondo del lavoro.

La produttività, come definisce perfettamente la parola stessa, è l’attitudine a conseguire un risultato superiore ai mezzi impiegati quindi – per dirla in termini matematici – è il rapporto tra la quantità prodotta in una data unità di tempo e i mezzi impiegati per produrla o il rapporto tra il prodotto e l’insieme dei fattori di produzione che hanno concorso a produrlo.

La definizione di produttività, quindi, ci aiuta ad inquadrare al meglio ciò che serve per raggiungerla ed aumentarla. Aumentare la produttività personale è quindi una sfida che tutti gli studenti iscritti ai corsi della Unicusano di Trieste si pongono come obbiettivo, così da riuscire a prendere voti migliori agli esami studiando con più facilità e meno fatica.

E, come detto, una volta che si sarà entrati nel mondo del lavoro si riuscirà a lavorare meglio, raggiungendo gli obbiettivi prefissati dalla direzione senza sforzo e con efficacia.

La produttività in azienda, infatti, è uno dei canali per affermarsi e avere la possibilità di effettuare delle scalate di carriera. Sarà apprezzata enormemente sia dal reparto risorse umane  – nei momenti di check del lavoro svolto dal neo-assunto – sia dalla direzione che allungherà lo sguardo su quella risorsa diventata indispensabile.

Ma arriviamo finalmente al focus dell’articolo e vediamo quali sono gli strumenti per innalzare il livello di produttività… senza stress.

Studiare bene e lavorare bene… con ottimi risultati: ecco come fare

Volete sapere come innalzare il livello di rendimento? Leggete qui…

1. Puntare sul benessere

Il benessere deve essere globale, e vedremo poi nel dettaglio alcune specifiche: sia mente sia corpo devono lavorare all’unisono e al massimo delle proprie potenzialità, così da raggiungere i risultati sperati con efficacia.

2. Condividere

Sentirsi nel posto giusto al momento giusto, essere fiero dei risultati ottenuti, avere grandi prospettive per il futuro e condividere tutto ciò con chi si ama – o con chi ci sta accanto professionalmente – è un modo per rafforzare la propria autostima e migliorare la produttività.

3. Organizzarsi al meglio

Quando ci si dedica alla pianificazione dello studio e del lavoro è buona norma darsi degli obiettivi realistici, servendosi di un calendario. Poter avere sott’occhio le attività da svolgere aiuterà a motivarsi  a proseguire l’attività con maggiore energia.

4. Sviluppare fiducia

Per sviluppare benessere è bene dar voce alla fiducia: nel lavoro nei confronti del capo e dei colleghi e in ambito universitario nei confronti dei tutor e dei docenti. La fiducia abbatterà lo stress e le ansie.

5. Dar voce alle emozioni

Quando si svolge un lavoro – soprattutto se in team – è fondamentale poter essere liberi di esternare le proprie emozioni, soddisfazioni o anche piccoli insuccessi. L’importante, in queste situazioni, è percepire sostegno dei colleghi. Nel campo accademico, non nascondete mai ad i vostri tutor paure o perplessità: il confronto aiuta a crescere.

6. Non affaticarsi troppo

Il benessere del corpo, come già detto, è prioritario. Ecco perché bisogna ascoltarne i segnali. È meglio, infatti, lavorare o studiare un’ora in meno ma assicurandosi che quello dedicato sia stato del tempo di qualità. Molto spesso sollecitando il cervello troppo a lungo si finisce per stancarsi e non ottenere i risultati sperati.

7. Abbattere stress ed ansia

La paura, l’ansia e lo stress sono nemici giurati della produttività. Per abbatterli è importantissimo fare un lavoro su se stessi, cercando di sfugarne le principali cause.

8. Far leva sulla motivazione personale

Quando si studia o si lavora per un progetto è bene capire in primis che lo si sta facendo per se stessi, e non per altri. Infatti la motivazione e lo slancio personale sono fattori importanti per far leva sul proprio senso del dovere, riuscendo così ad avere migliori risultati.

Va bene anche auto-premiarsi ad esempio con delle meritate pause o un piccolo (e salutare!) snack… ma solo dopo aver raggiunto l’obbiettivo che ci si era prefissati.

9. Sistemare lo spazio di lavoro

Lo spazio è un alleato della produttività: se si sceglie uno spazio privato, scevro da distrazioni e comodo (che non sia il letto, mi raccomando!) è possibile aumentare il proprio rendimento.

Sono alcuni fattori, soprattutto, che concorrono al buon studio: una seduta ergonomica, delle luci ben mirate (o la preferenza per la luce naturale) e l’assenza di distrazioni o fattori sovrastimolanti.

10. Ridurre le distrazioni

Sia quando si lavora o si studia è facile cedere alla tentazione di controllare il cellulare, aprire le notifiche dei social network, ascoltare le note vocali di WhatsApp. Niente di più sbagliato: cedere ai social è il modo migliore per perdere tempo prezioso. Si stima, infatti, che – calamitati dal “bip” di una notifica – si trascorra non meno di 10 minuti a spulciare i vari post, mandare messaggi o controllare altri account.

E quando il tempo da dedicare allo studio è limitato – come sempre accade in concomitanza con altre attività – queste distrazioni possono causare un abbassamento della produttività.

Dunque, se sono, per fare un esempio, tre ore quelle che si dedicheranno allo studio è fondamentare silenziare il cellulare e chiudere le cartelle del proprio browser dedicate a Facebook e affini.


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