Come si diventa notaio: studi e possibilità

Un articolo su come si diventa notaio riscuote sicuramente l’interesse di tanto. Questa professione ha un certo prestigio, ma corrisponde anche a un’esperienza formativa, accademica e diretta, lunga e intensa. Coloro che affermano con superficialità che vorrebbero fare i notai per guadagnare un sacco di soldi non sanno assolutamente cosa stanno dicendo. Questa figura ha sempre rappresentato un simbolo di pregio, condendo molto spesso di un’aura di riconoscimento. Cerchiamo di addentrarci nel percorso che conduce alla professione di notaio, tracciando una mappa delle tappe formative.

Cosa fa un notaio

atti notarili

Il fatto che molti, superficialmente, affermano di voler fare il notaio per i lauti guadagni non può comunque smentire una verità di fondo: un lavoro remunerativo. Ma chi studia e chi lavora sa bene che per toccare con mano certi risultati è necessario spendersi e impegnarsi con tutte le proprie energie. Le prove  che ti aspettano sul sentiero se hai deciso di diventare notaio saranno numerose e anche, a volte, difficili. Non stare a sentire chi sostiene che per intraprendere questa carriera devi essere figlio di notaio, sono dicerie che vorrebbero assimilare tutti i notai all’interno di un’ipotetica casta chiusa. Non è così. L’unico e reale dato di fatto è un concorso molto difficile da superare, per cui lo studio dev’essere pianificato e particolarmente approfondito.

La prima scelta da prendere per lavorare come notaio è quella del corso di laurea, che in questo caso dev’essere in Giurisprudenza. La conoscenza della legge è alla base delle sue funzioni. Il suo ruolo da pubblico funzionario serve a garantire contratti, negoziazioni e sottoscrizioni, che tramite la sua presenza si ufficializzano.

La sua posizione super partes lo rendono il mediatore e l’interlocutore legale perfetto, anche per lo Stato quando si verifica la necessità di riscuotere imposte per attività di particolare rilevanza, soprattutto economica. Tra le attività che supervisiona e garantisce segnaliamo:

  • Compravendite
  • Mutui
  • Donazioni
  • Atti costitutivi di società
  • Testamenti

Tutti atti che non possono essere lasciati al caso, non possono usufruire di autocertificazioni o documenti scaricati senza alcun margine di sicurezza dalla rete. Si tratta di atti sicuri e validi nel corso del tempo, grazie al ruolo di un professionista che negli anni ha maturato l’esperienza e la competenza giuridica per fare da garante. La sua ammissione al Concorso e il superamento di questo lo rendono a tutti gli effetti l’incaricato ufficiale riconosciuto dal Ministero della Giustizia.

Il percorso per diventare notaio

Abbiamo accennato agli studi universitari, indicano nel corso di laurea in Giurisprudenza la tappa principale ed iniziale della carriera formativa accademica di un futuro notaio. Ma quali sono gli altri passaggi da cui non si può prescindere? Abbiamo già introdotto anche la questione del concorso, tra la laurea e il concorso c’è un altro passaggio di uguale importanza. Stiamo parlando della pratica della durata di diciotto mesi presso uno studio notarile.

Anche se gli anni trascorsi sui libri hanno temprato e maturato nella persona una conoscenza giuridica di notevole impatto non è sufficiente conoscere solo la materia teorica. La Giurisprudenza è una disciplina che dev’essere per forza di cose calata nella realtà, applicata, altrimenti resterebbe pura filosofia. Per fare il notaio bisogna avere dimestichezza con queste dinamiche applicative del diritto. E non si può prescindere dall’esperienza diretta. Diciotto mesi sono un lasso di tempo sufficiente per mettersi alla prova, apprendere, conoscere i trucchi del mestiere e sviluppare le abilità tecniche (e anche umane, perché no?) utili al fine di diventare notai autonomi e capaci di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi.

La domanda di ammissione alla pratica notarile dev’essere presentata al Consiglio Notarile del Distretto in cui si desidera svolgere la pratica. La domanda dev’essere corredata del pagamento di una tassa e della dichiarazione del notaio che accoglierà la richiesta del periodo di praticantato.

Il Consiglio Notarile, che si riunisce periodicamente, sarà l’organo deputato alla valutazione della domanda, e alla delibera dell’ammissione in seguito alla quale si dà il via al periodo di diciotto mesi, che generalmente deve ricadere almeno un anno consecutivamente dopo la laurea, ma con l’eccezione di poter iniziare sei mesi durante l’ultimo anno del corso di laurea.

Per accertarsi della frequenza il futuro notaio è tenuto a consegnare al Consiglio Notarile un certificato di frequenza che attesti la frequenza ogni due mesi.

La fine del percorso di pratica corrisponde con la possibile ammissione al Concorso.

Come fare il notaio: il concorso

Gli esami non finiscono mai. Ed eccone uno che crea molta agitazione tra coloro che scelgono come ambizione la professione del notaio. Il concorso viene indetto tutti gli anni e si svolge nella capitale. L’unico modo per parteciparvi è quello di recarsi a Roma, unica sede in assoluto. Possono partecipare coloro che hanno terminato la pratica entro i 45 giorni successivi alla pubblicazione del bando, termine oltre il quale non è più possibile inviare la domanda.

Per fornire qualche dato utile, anche se forse non del tutto incoraggiante, gli aspiranti che riescono a superare il concorso sono uno su venti. La preparazione, come detto anche precedentemente, richiede un enorme sforzo. Il livello richiesto è altissimo e ci sono persone che hanno studiato interi mesi, e alcuni addirittura anni, per riuscire a passarlo, e a volte non ci sono riusciti lo stesso.

Ciò non toglie che tu debba provare, se questo è il tuo desiderio. La ruota della fortuna gira per tutti, i treni passano per tutti, perché non dovresti essere tu a salire sul prossimo?

Ah, abbiamo dimenticato di fornire un’altra utile indicazione. Il concorso ha un limite di età, che corrisponde ai cinquant’anni.
Fatto questo ulteriore chiarimento vogliamo indicarti quali sono le prove del concorso, una scritta e una orale. La prima prevede tre prove in cui verrà richiesta la compilazione di atti e lo svolgimento di principi attinenti agli istituti giuridici relativi all’atto stesso.

L’orale alcuni ritengono che sia più difficile e anche in questo caso prevede tre prove su diverse materie:

  • Diritto civile
  • Diritto commerciale
  • Volontaria giurisdizione
  • Disposizioni su tributi sugli affari
  • Disposizioni sull’ordinamento del notariato

Come si diventa notaio: la nomina

concorso per diventare notaio

Ci sei quasi! L’ultimo step è la nomina, a cui segue l’assegnazione della sede. Questa avviene tramite un decreto ufficiale diffuso dal Direttore Generale della Giustizia Civile del Ministero della Giustizia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Non è ancora finita. Sì, lo sappiamo, la trafila è lunga e macchinosa, ma quando si sarà conclusa non potrai che sentire un’enorme soddisfazione. Il notaio deve prima effettuare e completare delle formalità, tra cui un giuramento ufficiale presso il Tribunale.

Ecco in definitiva quali sono i requisiti fondamentali per diventare notaio:

  • Cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea e compimento di 21 anni d’età
  • Fedina penale pulita
  • Laurea in giurisprudenza
  • Iscrizione come praticante presso un Consiglio notarile e pratica di diciotto mesi
  • Approvazione all’esame di idoneità
  • Tirocinio di centoventi giorni successivo all’esame orale

Sicuramente fare il notaio non è una passeggiata, ma neanche decidere di diventarlo. Quindi armati di santa pazienza, buona volontà e dedizione nello studio. Questa è una di quelle professioni che si raggiungono solo dando il massimo di sé stessi. Non rinunciare per timore di non farcela. Inizia fin da subito a studiare Giurisprudenza e traccia con le tue mani le impronte di un cammino di crescita professionale che ti condurrà a svolgere la professione a cui ambisci. Buona fortuna!


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