Come studiare senza sottolineare: la guida completa
Ti hanno detto che ci sono mille metodi di apprendimento ma tu non ci credi. Ti chiedi come studiare senza sottolineare, come hai sempre fatto. Com’è possibile che ci siano dei metodi di studio più efficaci, ti sembra impossibile. È invece è così. Ciò che sei abituato a fare durante la preparazione degli esami è solo un’abitudine che ti è stata tramandata, senza alcun fondamento che ne assicuri e confermi l’efficacia. Ma allora come fare?
Metodo di studio: a ognuno il suo
Si dice che non si deve ripetere come pappagalli, che studiare e sottolineare è uno spreco di tempo e di inchiostro. Ognuno trova lo stratagemma migliore per fissarsi nella mente i concetti e le nozioni che deve apprendere, anche se, ci sono dei metodi che risultano fallimentari ed altri che sono molto più funzionali. E purtroppo per te, matita più veloce del West, sembra proprio che il metodo di studio con le sottolineature seriali sulle pagine non serva a molto.
Studiare e sottolineare: perché no?
Ci sono molti studiosi di tecniche di apprendimento che continuano a dire, no! Basta con questa usanza della sottolineatura come se non ci fosse un domani. Perché? Il problema molto spesso risiede nel fatto che la frase sottolineata potrebbe non corrispondere con la frase giusta, con quella che sintetizza meglio il concetto.
Inoltre quello che avviene a fine sessione di studio di solito è questo: si riprende il libro in mano e lo si rilegge, escludendo le parti non sottolineate, perdendo una quantità enorme di tempo. Sì, perdendo tempo. Perché quel libro l’hai già letto e ora che lo rileggi connettendo frasi fuori contesto, frammentate e spezzettate probabilmente non ci stai capendo molto. Va bene, alla fine le cose di saranno entrate in testa, ma ci sono metodi più fluidi, intuitivi e immediati.
Come studiare senza sottolineare: le mappe mentali
Quindi via matite ed evidenziatori dalla scrivania. Prova a cambiare musica. Una delle idee e delle strategie maggiormente diffuse è quella delle mappe concettuali. Ma ci vediamo costretti un’altra volta a sfatare un mito. Quegli schemini squadrati con rettangoli statici e linee dritte che collegano intere frasi e date ad altre non servono a nulla, sono un’estensione della sottolineatura.
Ma questo approccio si è evoluto incontrando una versione migliore di sé stessa nelle mappe mentali, che sembrano essere la stessa cosa ma in realtà si basano su presupposti diversi. Nella mappa mentale l’utilizzo del colore e dei segni grafici consente di agire in modo più efficace a livello mnemonico. Le linee di collegamento tra uno spazio e l’altro vengono utilizzate come concetti ponte, sono linee su cui si può scrivere.
Anche l’utilizzo dello spazio è più libero e intuitivo e così facendo permette allo studente di avere una mente meno sotto pressione e più facilità nel connettere le idee e nell’andare a ripescarle.
Organizzazione: il modo migliore per studiare
Oltre alle mappe mentali ci sono altre metodologie, alcune si basano soprattutto su diagrammi, schemi e disegni, altre puntano tutto sull’organizzazione del tempo e del materiale da studiare. Questi consigli, apparentemente fuori tema, sono invece cruciali per costruire una buona pratica, un buon metodo di studio.
Ad esempio, un’idea che ci sembra sempre funzionare piuttosto bene è quella di studiare per insegnare. Se vuoi imparare una cosa insegnala o spiegala. Funziona. Quando ci approcciamo allo studio con l’idea di dover poi insegnare e divulgare quell’argomento abbiamo già la mente settata sulla comprensione dell’essenzialità del tema e nel modo migliore perché il cervello di tutti lo possa capire. Prova la prossima volta a studiare con un amico e a chiedere di ascoltarti al termine della sessione. Spiegagli quanto hai capito, se anche lui afferra quanto detto significa che sei sulla buona strada.
Tecniche per studiare
Studiare e sottolineare è una pratica obsoleta, ma non significa che debba essere abbandonata in toto e a priori. Anzi, può essere integrata con altri sistemi. Ma come abbiamo detto la pianificazione è importante. L’aspetto della misura e del tempo da dedicare allo studio è di grande rilevanza. Il nostro suggerimento è quello di non fare le chiuse prima degli esami, ma di diluire nel tempo. Studiare poco ma con costanza lascia quello spazio arioso tra un giorno e l’altro e tra un concetto e l’altro che ti permette di lasciar sedimentare tutti i nuovi apprendimenti al fine di integrarli del tutto. I nostri studenti si sono accorti che quando studiano un esame tutto insieme lo dimenticano dopo poco, mentre gli esami per cui sono riusciti a organizzarsi per tempo, portando avanti il programma un po’ per volta sono stati ricordati meglio, lasciando un solco più importante.
Questo è dovuto anche al fatto che lo spazio vuoto che rimane tra una piccola seduta di studio tra un giorno e l’altro è pieno di spazio da riempire con le tue elaborazioni personali. Sarà uno studio più ragionato, maturo, approfondito.