Pianeti del sistema solare: ecco quali sono
Gli uomini hanno sempre osservato i pianeti del sistema solare, ma non erano consapevoli di cos’erano in realtà quelle luci nel cielo. Il fascino della volta stellata ha tenuto gli esseri umani con il naso all’insù per millenni. Solo recentemente la tecnologia ha sviluppato le competenze per apprendere cosa si nasconde nel cielo, grazie ai progressi dell’Ingegneria Aerospaziale e di altre scienze che ogni giorno vengono applicate per l’esplorazione dello spazio. Nonostante gli studi c’è ancora poca conoscenza della materia. Per questo abbiamo scelto di scrivere questa guida sul sistema solare. Ti aiutiamo ad entrare nel mondo dell’astronomia e a conoscere meglio i pianeti.
Quanti sono i pianeti del sistema solare?
Il sistema solare si chiama così per il fatto che il Sole, l’astro più grande occupa buona parte di questo sistema, circa il 99,9%. Le dimensioni dell’universo sono incalcolabili, nonostante siano state create delle unità di misura per le esigenze della scienza.
Senza fornire dati che confonderebbero le idee ai non addetti ai lavori,
È importante conoscere questo sistema perché il nostro pianeta ne fa parte: la Terra. Ma chi ci fa compagnia nello spazio? Ecco i pianeti – e non solo – che costituiscono questo affascinante sistema:
- Quattro pianeti rocciosi interni
- Quattro giganti gassosi esterni
- Cinque pianeti nani
- Satelliti naturali
- Corpi minori
Da questa lista abbiamo capito che non ci sono solo pianeti, ma altri corpi celesti. Ma soprattutto abbiamo notato che i pianeti vengono distinti in due diverse categorie: pianeti interni rocciosi e pianeti esterni giganti gassosi.
I pianeti interni sono i seguenti:
- Mercurio
- Venere
- Terra
- Marte
La loro struttura si è formata su un nucleo metallico circondato da uno strato di silicati. La loro genesi è probabilmente il frutto di cambiamenti avvenuti in seguito all’attività vulcanica e tettonica che si è interrotta per tutti quanti meno che per il pianeta Terra.
I pianeti esterni, i cosiddetti pianeti giganti gassosi, sono:
- Giove
- Saturno
- Urano
- Nettuno
Sono delle enormi sfere di idrogeno, elio, metano, acqua e ammoniaca. Per quanto si può sapere molto probabilmente anche i pianeti giganti hanno un nucleo di metalli, silicati ed acqua. Giove, Saturno e Nettuno irradiano calore, proprio come il sole. L’unico che non sprigiona calore è Urano.
I satelliti naturali, i pianeti minori e altri corpi celesti
Conosciamo tutti un satellite naturale, lo osserviamo crescere e decrescere tutti i mesi, da sempre, sopra le nostre teste. La Luna è l’esempio più immediato, perché orbita intorno alla Terra, ma è bellissimo scoprire che di questi corpi celesti ce ne sono diversi, circa centocinquanta e che con estrema probabilità gli altri sistemi planetari, in altre galassie, ne possiedono altrettanti se non di più.
Gli altri pianeti che con noi condividono il sistema solare hanno estesi sistemi di satelliti. Venere e Mercurio però non ne possiedono nessuno.
Intorno e dentro il sistema solari abbiamo affermato la presenza di cinque pianeti nani. Questi sono:
- Haumea
- Makemake
- Eris
- Cerere
- Plutone
È importante sottolineare come Plutone non sia considerato attualmente considerato un pianeta. Il dibattito tra gli esperti e gli studiosi è stato parecchio acceso e per diverso tempo anche questo piccolo pianeta sembrava essere parte integrante dei pianeti del sistema solare.
Dei corpi minori fanno invece parte:
- Le cinture asteroidali
- Le comete
- I meteoroidi
- La polvere interplanetaria
Ci sono molti altri elementi che caratterizzano questo ambiente così lontano. Il vento solare, che si crea dall’espandersi della corona solare, è una presenza costante che avvolge tutto il sistema solare, creando una “bolla interstellare” anche chiamata eliosfera.
Le caratteristiche dei pianeti
Il pianeta è di solito di forma sferica e riflette la luce del Sole. Queste due caratteristiche sono pressoché imprescindibile per ogni corpo celeste definito pianeta. Altri elementi tipici possono essere:
- Superficie esterna fredda
- Dimensioni inferiori alle stelle
- Moto di rivoluzione intorno al sole
- Moto di rotazione
Questo movimento ci consente di osservare il cambiamento di posizione nella volta celeste, rispetto alle stelle fisse. Le traiettorie dei pianeti generalmente compiono un movimento ellittico, in cui uno dei due punti focali e occupato dal sole, ad eccezione di Plutone (che non è un pianeta maggiore) e di Mercurio.
Il moto di rotazione porta il pianeta a ruotare su sé stesso intorno ad un asse di rotazione. Questi movimenti avvengono in senso antiorario.
Analizziamo i pianeti in dettaglio, secondo l’ordine in cui vengono nominati, ossia a seconda della loro distanza dal sole in ordine crescente.
Mercurio
Questo piccolo pianeta – il più piccolo del sistema solare – è il più vicino al Sole. È caratterizzato da una forte densità e la sua rotazione dura 59 giorni terrestri, mentre la rivoluzione circa 88 giorni.
Proprio a causa della sua vicinanza il suo moto risulta rallentato e la sua temperatura altissima: circa 700 K.
Sulla sua superficie vi è assenza d’acqua e di atmosfera. Il nucleo metallico al suo interno è simile a quello del pianeta Terra.
Osservare Mercurio è interessante perché il suo aspetto è rimasto invariato nel tempo, non essendo stato protagonista di cambiamenti morfologici in seguito alla sua origine, anche a causa della mancanza di attività vulcanica.
Venere
Del pianeta Venere si è soliti dire che assomiglia più degli altri alla Terra. Si può osservare nel cielo poco prima dell’alba e subito dopo il tramonto grazie ad un’accesa luminosità e alla sua vicinanza con il Sole.
Inoltre è un pianeta dalle altissime temperature, può arrivare intorno ai 720 K di giorno. L’atmosfera carica di anidride carbonica crea un pesante effetto serra ed è questa la causa di un calore così forte.
Prima che esistessero le moderne conoscenze e interi corsi di laurea di Ingegneria Aerospaziale e Astrofisica gli uomini che osservavano il cielo erano convinti di vedere due pianeti diversi, al mattino e alla sera, ma in realtà si trattava sempre di Venere.
Marte
Il “pianeta rosso” ha dimensioni minori di quelle terrestri e può essere notate anche a occhio nudo grazie ad una tipica colorazione rossastra.
Dell’atmosfera marziana possiamo dire che è particolarmente rarefatta, ossia caratterizzata da una percentuale altissima di anidride carbonica e di vapore acqueo. Le tempeste di polvere che imperversano sulla sua superficie sono di notevole impatto e arrivano ad erodere la crosta e a modificarne l’aspetto. Proprio questa polvere che si innalza ha un colore rosso ed è la motivazione di questo tratto peculiare del pianeta.
Anche su Marte esistono le stagioni, anche se di diversa durata e intensità rispetto a quelle che conosciamo noi.
Il fatto che Marte sia stato spesso considerato un pianeta ospitale, per la presenza d’acqua e di altri elementi simili a quelli esistenti sulla Terra, lo ha posto al centro delle ricerche finalizzate a scoprire e intercettare forme di vita aliena.
Giove
Il gigante del sistema solare, Giove ha una dimensione di due volte e mezzo superiore rispetto a quella di tutti gli otto pianeti del sistema solare. Per certe caratteristiche è simile al sole.
Ha uno strato esterno gassoso, soprattutto di gas idrogeno ed elio, metano, vapore acqueo e altro. Lo strato interno compatto è invece costituito di idrogeno metallico.
All’esterno invece sono presenti delle bande scure e chiare e dei vortici. La durata dei giorni gioviani è molto breve: un giorno dura 10 ore. Ma un anno su Giove in realtà corrisponde a dodici anni terrestri.
Come abbiamo detto precedentemente Giove ha diversi satelliti naturali, che si chiamano:
- Europa
- Callisto
- Ganimede
- Europa
Con dimensioni molto simili a quelle della Luna.
Saturno, Urano, Nettuno
Questi pianeti sono più distanti dal sole. Saturno ha una massa particolarmente grande, ben 95 volte più grande rispetto a quella della Terra. La sua caratteristica più famosa sono i famosi anelli.
Urano ha una densità media e una colorazione celeste conferitagli dalla cospicua presenza di metano. La sua struttura è suddivisa in tre strati:
- Superficie (idrogeno molecolare)
- Intermedio (acqua e metalli)
- Interno (nucleo roccioso)
Nettuno invece è ancora poco conosciuto proprio perché particolarmente lontano da noi. Ha una struttura a bande e come Urano possiede degli anelli intorno. Nonostante la sua lontananza è stato scoperto nel 1846, contrariamente ad Urano che venne scoperto nel 1986. Ma per sapere di più del pianeta “acquatico” dobbiamo aspettare gli avanzamenti degli studi. Attualmente ancora non esistono strumenti sufficienti per l’esplorazione a quelle distanze.