I migliori quotidiani economici da leggere assolutamente

I quotidiani economici hanno un ruolo di grande importanza nel mondo dell’economia e della finanza. Il costante aggiornamento dell’andamento dei mercati, una panoramica attenta sui flussi economici e sulle grandi e piccole questioni che investono gli scambi economici e ciò che ruota attorno è un tassello fondamentale della preparazione di ogni futuro e presente esperto del settore. In Italia possiamo vantare la presenza di alcune testate giornalistiche di assoluto rilievo. Il Sole 24 Ore, il quotidiano indubbiamente più conosciuto, non è l’unico presente nella distribuzione editoriale dell’area economico-finanziario, ma è quello che vanta la storia più lunga. Insieme ad altri due importanti nomi contribuisce a formare la triade di pubblicazioni giornalistiche da monitorare, utile anche agli studenti dell’Università di Trieste per aggiornarsi con costanza accedendo a fonti di qualità e accreditate.

Quotidiani ed economia: la storia del Sole

quotidiano di economiaLa storia dei quotidiani economici affonda le sue radici in Italia nella data di fondazione del Sole, uno storico quotidiano tagliato su queste tematiche e fondato nel 1865 a Milano. Il nome ti dice niente? Esatto! Si tratta dello stesso quotidiano che nel 1965 si fuse con l’allora 24 Ore, dando vita all’odierno Il Sole 24 Ore che tutti noi conosciamo.

In origine le pagine del quotidiano il Sole erano espressione del liberalismo progressista lombardo, la testata venne creata dal commerciante di sete Gaetano Semenza insieme all’editore milanese Francesco Vallardi. A loro, su iniziativa di Semenza, si unirono i fratelli Pennocchio, altri setaioli. Il primo numero vide la luce il 1° agosto 1865, molto più di un secolo fa.

Sostanzialmente il Sole è sempre stato un giornale economico, subendo ben poche variazioni, se non nel numero di pagine e nella tiratura, nell’arco della sua lunga storia. La formula è rimasta invariata per molto tempo, legata alla modalità di giornale di servizio per le categorie produttive. La trasformazione del quotidiano a testata di più ampio respiro è probabilmente da far risalire alla fusione con la testata economica concorrente Il Sole, avvenuta nel 1965, che porterà all’attuale impostazione che tutti conosciamo.

Giornali economici: i più importanti

Parleremo nei paragrafi successivi del Sole 24 Ore, ma non solo, ne citeremo altri ugualmente importanti, che meritano a pieno titolo di rientrare all’interno della definizione di quotidiani economici. Non sono tantissimi perché la tiratura del quotidiano, dovendo uscire giornalmente, non è quella preferita dai giornali settoriali, che spesso scelgono pubblicazioni con scadenze più ampie, come bisettimanali, mensili o addirittura trimestrali. Sono principalmente tre: Il Sole 24 Ore, come è già stato detto, Italia Oggi, e MF Milano Finanza. Parliamone più nel dettaglio

Il Sole 24 Ore

Il giornale più volte citato, perché quando parliamo di quotidiani di economia è il principale. Il Sole, come viene comunemente chiamato dai suoi lettori, ha sede a Milano, tratta temi economici e affini, come politica, diritto e altre rubriche di esperti che si affacciano su argomenti varia natura, dalle scienze alla letteratura. Quasi inesistente lo spazio dedicato all’attualità di costume, che non rientrerebbe effettivamente nella linea editoriale e nelle preferenze del target.

Di fatto Il Sole 24 Ore si distingue proprio per questo. Non solo per essere un giornale di rilievo, ma per essere diventato grazie all’impegno rigoroso un vero e proprio strumento di aggiornamento per i professionisti di molte aree: imprenditoria, finanza, pubblica amministrazione. È anche una lettura suggerita per tutti gli studenti delle facoltà di Economia che vogliono seguire il settore con occhio attento.

Italia Oggi

Un’altra testate economica, ma anche giuridica e politica è Italia Oggi, è stata fondata nel 1986 a Milano. Attualmente ha doppia diffusione: cartacea e digitale, come pressoché tutta la produzione editoriale. Un dato molto interessante che ha contribuito al prestigio del giornale era l’affiliazione e l’intasa con il Wall Street Journal e l’inglese The Indipendent che concedevano l’utilizzo dei loro articoli.

Anche la foliazione era peculiare e differente rispetto a quella di altri quotidiani economici e non solo. Il giornale era formato da quattro dorsi: economia italiana ed estera nei primi due, norme e tributi nel terzo e finanza nel quarto.

Il tipo di formato imponeva un lavoro tipografico differente e una distribuzione diretta che causò un aumento dei costi e conseguenti problemi di liquidità, così il giornale fu costretto a chiudere nel 1991, per poi riaprire sotto la coabitazione nel gruppo Class Editori, a cui era affidata anche la produzione di MF Milano Finanza. La direzione venne affidata a Pierluigi Magnaschi (tuttora a capo), allora direttore di MF, che si ritrovò, pertanto, alla direzione di entrambe le testate fino al 1999.

MF Milano Finanza

Un altro quotidiano economico-finanziario con sede a Milano. La città lombarda, sede della Borsa Italiana è la città che catalizza l’interesse del mondo dell’economia, è abbastanza scontato che la quasi totalità dei quotidiani economici siano nati o risiedano tuttora qui.

MF Milano Finanza fa part di questi, è edita dal gruppo editoriale Class Editori, e nacque nel 1989, dall’unione d’intenti tra MF, l’ipotesi di quotidiano, e l’allora già esistente (dal 1986) settimanale Milano Finanza.

Per quanto riguarda il target di riferimento, MF Milano Finanza è molto seguito dagli operatori del settore del trading on line. Insieme al quotidiano viene distribuito anche un inserto: Gentlemen, un mensile definito “per uomini che non vogliono rinunciare ai piaceri e alle passioni della vita”.


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