Com’è strutturata la Costituzione? Guida alla lettura
Prima di addentrarci nella struttura della Costituzione della Repubblica Italiana, la fonte giuridica su cui si fonda lo Stato italiano, è doveroso tracciare alcuni punti che ne caratterizzano la lunga storia. Conoscere le origini della Costituzione, i passaggi che hanno portato alla sua genesi e alla nascita è molto importante per comprendere la sua unicità, anche rispetto agli altri paesi, e le caratteristiche peculiari che le consentono di distinguersi da altre tipologie.
La Costituzione è indissolubilmente legata alla nostra storia, dentro questo documento giuridico non ci sono solo parole, ma i valori di uomini e donne che hanno lungamente lottato con tutte le loro forze per costruire e preservare gli ideali della democrazia.
Cos’è la costituzione: storia e passaggi
Come abbiamo accennato la Costituzione della Repubblica italiana è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948. Questa data così importante venne preceduta da altri momenti. Dobbiamo la nascita di questo documento all’Assemblea Costituente, eletta a suffragio universale in seguito al referendum che decise l’abolizione della monarchia. L’approvazione della Costituzione avvenne il 22 dicembre 1947, con la successiva promulgazione, tramite pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, da parte dell’allora capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre dello stesso anno. Abbiamo detto che la data dell’emanazione fu il 22 dicembre 1947. Questo momento cruciale fu preceduto da una votazione che vide 453 voti favorevoli contro 62 contrati, una vittoria schiacciante. Nonostante l’approvazione il testo venne poi modificato per altre 15 volte, per essere infine promulgato con un’edizione straordinaria della GU del 27 dicembre.
Gli articoli che compongono la struttura della costituzione sono 139, più 18 disposizioni transitorie e finali. Dell’insieme totale degli articoli sono stati abrogati i seguenti: 115, 124, 128, 129 e 130. Sono tuttora esistenti tre copie originali, una delle quali è custodita gelosamente presso l’archivio storico della Presidenza della Repubblica Italiana.
La struttura della Costituzione Italiana
Veniamo a un punto cruciale: com’è strutturata la Costituzione Italiana? I 139 articoli (i cui cinque sono stati abrogati) con i relativi commi più le 18 disposizioni transitorie e finali sono suddivisi in quattro sezioni:
- Principi fondamentali della Costituzione
- Parte prima: diritti e doveri dei cittadini
- Parte seconda: ordinamento della Repubblica
- Disposizioni transitorie e finali
Analizziamo com’è suddivisa la costituzione entrando nel dettaglio di questa struttura.
I principi fondamentali della Costituzione sono contenuti dall’articolo 1 all’articolo 12. In questi articoli è contenuto ed esposto lo spirito della Costituzione, i principi assoluti e supremi che permeano anche la restante parte del testo. Alcuni dei Principi si ripetono anche nella seconda parte (ad esempio il principio di indipendenza della magistratura). Tali principi non possono essere soggetti a modifiche tramite revisione costituzionali, aspetto che viene previsto dagli articoli 138 e 139 del documento stesso.
La parte dei diritti e doveri si concentra è chiamata prima parte: dall’articolo 13 all’articolo 54. Questi 42 articoli stabiliscono, come è facile intuire, i diritti e i doveri di tutte le cittadine e i cittadini della Repubblica Italiana. Tra questi troviamo le libertà individuali garantite da alcuni principi, ad esempio il domicilio inviolabile, la corrispondenza libera e segreta (“La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.”), la libertà di circolazione, di riunione e di associazione e altre che corrispondo ai diritti inviolabili.
La seconda parte indica l’Ordinamento della Repubblica Italiana: dall’articolo 55 all’articolo 139. Sono contenute qui le informazioni sul potere legislativo, esecutivo, giudiziario e sul garante (ovvero il Presidente della Repubblica), oltre agli enti locali e agli altri istituti di garanzia della Costituzione stessa.
L’ultima parte, in cui risiedono le disposizioni transitorie e finali, è stata inserita allo scopo di gestire la transizione dall’ordinamento precedente. Sono da considerare con carattere di eccezionalità, in quanto non si ripetono una seconda volta dopo aver raggiunto lo scopo per cui sono state istituite. Un esempio: il divieto di riorganizzare il Partito Nazionale Fascista.
Articoli principali della Costituzione
Il fondamento di questo documento sono i suoi Principi fondamentali, gli articoli che nella struttura costituzionale rientrano all’interno della prima parte, come indicato dall’elenco del paragrafo precedente. È utile riportali, per ricordarli ancora una volta:
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.
Art. 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Lo studio della Costituzione Italiana
Indubbiamente la Costituzione Italiana dovrebbe essere materia da approfondire in tutti i gradi di studio: dalla scuola superiore ai corsi di laurea, per arrivare ai master universitari. L’importanza di questo elemento dell’ordinamento giuridico italiano lo rende argomento trasversale: dall’area giuridica a quella politologica, molti ambiti lo includono come passaggio e tappa obbligata della formazione.
Anche la formazione post universitaria dedica specifici canali di studio e qualifica che tengono conto della rilevanza della Costituzione, è il caso dei master universitari in Scienze Politiche dell’Università Niccolò Cusano, in cui la Costituzione Italiana e la struttura che la caratterizza rientrano a pieno titolo tra gli argomenti cruciali del percorso. Qualche esempio, ecco i master di primo livello:
- Relazioni internazionali
- Studi internazionali
- Studi strategici
- Mediazione interculturale
Master di secondo livello:
- Esperto in politiche e gestione dei flussi migratori
- Geopolitica della sicurezza