Come impegnare il tempo tra un lavoro e l’altro?
Impiegare tempo tra un lavoro e l’altro è importantissimo. Le pause, che siano forzate o pianificate, possono fare spazio per uno scatto di crescita formativa e professionale. Indirizzare le proprie energie nel solco giusto può trasformare anche i tempi “improduttivi” in terreno fertile per avanzare nella carriera, ma soltanto se si compiono scelte mirate e se si valuta con attenzione quali passi compiere. Siamo qui per guidarti su questa strada e per mostrarti quante strade si dipanano da un momento di bivio e di pausa tra un lavoro e l’altro.
Come impegnare il tempo tra un lavoro e l’altro?
Quando si vive la condizione di studente non ci si rende conto del tempo che passa. Spesso e volentieri il tempo vola, scandito da sessioni di esami, semestri di lezioni, organizzazione e pianificazione del percorso universitario. Si arriva alla discussione della tesi e ci si guarda indietro: sembra ieri il giorno in cui eravamo matricole.
Certo, non per tutti è così, a volte per scendere a compromessi con pregressi impegni o con le dinamiche fluttuanti della vita anche l’università viene portata avanti tra salti in avanti e fughe all’indietro, grandi sprint e periodi di stasi. È normale, soprattutto in questo frangente storico in cui la vita ci corre incontro con opportunità e imprevisti che non sempre possiamo controllare.
Soprattutto il mondo del lavoro si mostra particolarmente frammentato e imprevedibile. Un lavoro stabile come veniva inteso decenni fa forse è soltanto una leggenda, se ne parla ancora ma non è più lo standard, ora che il lavoro autonomo e la flessibilità sembrano essere i segni particolari di tutte le condizioni professionali nei vari settori.
E così è facile che i lavoratori si ritrovino da un momento all’altro a chiedersi come impiegare il tempo tra un lavoro e l’altro. La premessa doverosa che ci sentiamo di fare è questa: innanzitutto non ti preoccupare. Sì, non ti preoccupare più di tanto perché è assolutamente normale in questo momento storico che ci siano dei momenti di passaggio che implicano anche fermarsi. Ma veniamo al dunque, fermarsi sul lavoro non significa per forza di cose starsene con le mani in mano. Hai due principali possibilità: studiare e progettare.
Studiare tra un lavoro e l’altro
La prima ipotesi è una delle più proficue in termini di investimento, perché si tratta di concentrarsi sulla formazione, e grazie alla formazione investire il tempo in qualcosa che ha sicuramente un ritorno, se non immediatamente economico indubbiamente dal punto di vista delle competenze, delle abilità e dei requisiti da inserire nel curriculum vitae.
Se decenni fa era impensabile dedicarsi a studiare e lavorare contemporaneamente adesso questa possibilità è assolutamente “sdoganata”, anche grazie alle numerose occasioni offerte dall’innovazione dell’università telematica. Anche chi vuole fare l’Università a Trieste sa di poter finalmente puntare una formazione telematica, equiparata alla formazione universitaria tradizionale, ma gestibile da remoto. Ovvero, tutta la formazione viene erogato tramite una piattaforma di e-learning sempre attiva, 24 su 24, grazie alla quale ogni studente può vedere le lezioni, scaricare materiale didattico, eseguire esercizi di autovalutazione e altro.
È facile intuire gli enormi vantaggi dati da questa modalità, che permette a chi vuole ottenere un titolo di studio universitario (una laurea sia triennale che specialistica) di poter raggiungere questo obiettivo senza preventivare un trasferimento, senza gravare sui costi di affitto, pendolarismo o altro che spesso e volentieri pesano sugli studenti. Per non parlare degli aspetti logistici, che vincolano gli studenti ad essere tutti nello stesso luogo alla stessa ora, e che non essendo ovviamente personalizzati possono essere poco adatti a studenti e studentesse che hanno esigenze diverse per motivi personali, o anche lavorativi.
Dunque, scegliere un corso di laurea on line nella materia di tuo interesse è proprio una buona idea da applicare nei momenti di pausa, quando si deve impiegare in modo fruttuoso il tempo tra un lavoro e l’altro.
Progettare
Quando ti ritrovi a doverti fermare per cause di forza maggiore, che esulano dalla tua volontà, è più difficile accettare di dover stare fermi e veder scorrere il tempo senza lavorare. In quei momenti molte persone si pongono una domanda interessante: e se lavorassi a un progetto tutto mio? Di base l’idea è che non sei tu a dover cercare il lavoro ma il lavoro che deve trovare te. Non è semplice, lo sappiamo. Ma se hai maturato esperienza in un lavoro precedente puoi sempre investirla per fare un nuovo lavoro, in cui sei tu a mettere in gioco le tue competenze e a metterti in gioco. Facciamo esempi pratici di cose che puoi fare quando non lavori, che possano dare frutti economicamente e professionalmente. Hai lavorato in una cucina come aiuto cuoco? Il ristorante ha chiuso? Ok, va bene cercare altri ristoranti in cui poter affiancare lo chef, ma se invece tentassi di lavorare in proprio e magari fare lo chef a domicilio. Non sembra una cattiva idea, che ne dici? Progettare un’alternativa serve a smettere di dover pensare ogni volta di cercare lavoro dopo un contratto, l’ennesimo contratto a termine. Il lavoro sei tu.
Sono solo due idee, due suggerimenti di base, ma possono rivelarsi la chiave di un cambiamento! Facci sapere cosa hai intenzione di fare, e se decidi di formarti siamo qui a tua disposizione per un colloquio di orientamento gratuito per un corso di laurea su misura per te. Clicca qui per compilare il form.
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