Quanto tempo serve per scrivere la tesi magistrale? Come organizzarsi

Calcolare il tempo per scrivere la tesi magistrale può essere utile, per riuscire a organizzarsi per tempo e pianificare una tabella di marcia a un ritmo sostenibile. Studiare bene, scrivere meglio e discutere la tesi senza stress è quanto di più bello ci auguriamo per tutti gli studenti delle lauree magistrali. In questa guida, sintetica ma dettagliata, elenchiamo i nostri migliori suggerimenti per una corretta e vincente stesura della tesi di laurea, passo dopo passo.

Scrivere la tesi di laurea: l’argomento

scrivere la tesi magistraleTi stai per laureare in una delle facoltà di Trieste? Il tuo corso di laurea è quasi giunto al termine e sta scoccando inesorabile il tempo necessario per chiedere la tesi al relatore? Sì, il tempo corre e sei quasi alle strette, devi scegliere l’argomento della tesi e avviare le prime fasi di ricerca, vediamo come fare.

Innanzitutto, sarebbe opportuno avviare una ricerca iniziale per tastare il terreno e valutare quali argomenti originali e non ancora sviluppati a sufficienza sono rimasti “disponibili”. Sei uno studente di magistrale, ci si aspetta da te un contributo autentico, un lavoro maturo e che mostri il tuo impegno e la tua capacità di riflessione critica indipendente. Sarà la tua migliore prova universitaria, e anche un biglietto da visita per il mondo del lavoro, merita tutta la tua energia e attenzione.

Prima di parlare con il docente che sceglierai come relatore devi capire quale disciplina, quale tematica, quale argomento ti piacerebbe esplorare, anche facendo una veloce ricognizione mentale sui corsi universitari che hai seguito.

Ti consigliamo di escludere argomenti troppo generici, o già trattati e ritrattati. Abbiamo già detto che l’originalità è una qualità ben considerata per una tesi di laurea magistrale. E prima di andare a bussare alla porta del professore cerca di fare una prima ricognizione bibliografica sul tema che hai scelto, di modo da giungere già sufficientemente con le idee chiare.

In quanto tempo si scrive la tesi magistrale

Ma veniamo all’argomento principale di questo articolo, che riguarda la quantità di tempo per scrivere la tesi di laurea necessaria per fare un bel lavoro, che risponda a tutti i criteri qualitativi utili per raggiungere il massimo del risultato e quindi il massimo dei voti.

Il lavoro deve essere calendarizzato. Scrivere la tesi non è una passeggiata, e per quanto questa frase possa sembrare banale, in realtà sta a indicare una cosa ben precisa: nessuna distrazione. Non puoi deviare dall’obiettivo finale, devi focalizzarti su quello che stai facendo, dedicando tutto il tempo di cui ci sarà bisogno. Quanto? Cerchiamo di capire insieme quanto tempo serve per scrivere la tesi magistrale. Escludiamo la fase di indagine preliminare, quella a cui abbiamo accennato prima parlando della scelta dell’argomento e della richiesta di assegnazione al relatore. Calcoliamo a partire dall’assegnazione della tesi, noi suggeriamo di fare un calcolo a partire dai CFU che vengono assegnati al lavoro di tesi. Sono previsti 9 CFU? Calcola che ad ogni CFU corrispondono circa 25 ore di lavoro, in totale avrai bisogno di 225 ore, che calcoliamo come tre mesi di calendario. Ma attenzione, i 9 CFU sono quelli generalmente assegnati alla tesi triennale, mentre la tesi magistrale vale di più, solitamente circa 30 CFU, ovvero 750 ore, che faremo corrispondere a circa sei mesi di calendario.

I sei mesi non tengono presente delle pause e delle distrazioni, di periodi di stop in cui non si combina nulla, anzi, prevedono un lavoro di lettura e scrittura regolare e con cadenza regolare e costante.

Bibliografia della tesi di laurea

Dedichiamo un paragrafo intero alla bibliografia della tesi di laurea perché sappiamo che questo passaggio è indubbiamente uno dei più impegnativi e anche uno di quelli che portano via la quantità di tempo maggiore. Allora, come fare per una ricerca bibliografica ben organizzata che non aumenti il tempo per scrivere la tesi a dismisura?

Il lavoro deve prevedere la ricerca sulle fonti primarie, e sulle fonti critiche. Per fonti primarie si intendono testi, corpora, repertori, edizioni critiche, materiale visivo-acustico, mentre per fonti critiche monografie, articoli o altre forme di documentazione che riportano i contributi critici sul vostro argomento.

Da questa mole di materiale potete avviare vostra riflessione personale, che si dipanerà dalle fonti per svilupparsi poi in un vostro pensiero e percorso autonomo e individuale. La tesi magistrale può essere intesa addirittura come una proposta interpretativa dell’argomento e delle fonti stesse, per cui la bibliografia può fare davvero la differenza. Ciò significa che il lavoro bibliografico merita molta precisione e curiosità, non accontentarti dei primi titoli che incontri, anzi cerca di andare in profondità e di estendere in tutte le direzioni possibili la ricerca, spesso la soluzione o il tassello fondamentale si trova nascosto molto bene in fondo a una lista di titoli.

Soprattutto, ricorda che la presenza del relatore nella scrittura della tesi magistrale è da considerarsi da supporto, mentre è molto apprezzata l’autonomia e l’intraprendenza nel lavoro. Il relatore e tutta la commissione saranno ben contenti di sapere che hai camminato passo dopo passo seguendo la tua intenzione, la tua conoscenza, il tuo fiuto critico.

Il relatore sarà sempre al tuo fianco, pronto a dare suggerimenti e offrire punti di vista in grado di orientare al meglio il proseguimento del lavoro fino al suo compimento. Potrà suggerire cambiamenti ma soltanto se ne ravvisa l’urgenza, in alcun modo potrà sostituirsi a te nella tua ricerca e nel lavoro di documentazione, che rappresenta materia di valutazione del tuo lavoro.

La ricerca del materiale

Quale materiale scegliere per scrivere la tesi di laurea magistrale? L’enorme mole di lavori, pubblicazioni, testi e contenuti non è facile da gestire, bisogna ammetterlo. Come primo consiglio ti suggeriamo di scartare, ovviamente, tutto il materiale che non viene riconosciuto a livello scientifico e universitario. Non fidarti di materiale che hai trovato su siti che non segnalano le fonti e l’origine dei contenuti, non usare libri di testo delle scuole superiori e pubblicazioni lontane dall’autorevolezza dell’accademia. I contenuti devono provenire da fonti accreditate, in parole povere, e questo ci sembra abbastanza scontato.

Una visita alla biblioteca universitaria di Dipartimento può essere una buona idea. Puoi chiedere aiuto al personale bibliotecario per trovare libri che parlano del tuo argomento di tesi. Prima ancora di recarti in biblioteca puoi fare la ricerca direttamente tramite computer, nel catalogo on line, grazie al quale puoi anche cercare in molte altre biblioteche al di fuori della tua università.

Organizzare il lavoro

tesi di laurea magistralePer ridurre il tempo per scrivere la tesi è molto utile avere un piano di lavoro prestabilito, da seguire scrupolosamente. Il piano indica i vari passaggi da seguire e fornisce un indice che può servire per anticipare un minimo la struttura della tesi e possedere un’idea di massima di come può evolvere.

Questa prima struttura, corredata di note, può servirti anche per confrontarti con il relatore, che potrà individuare la collocazione delle sezioni e comprendere la logica dietro al tuo lavoro, e di conseguenza fornirti indicazioni preziose sull’andamento della stesura e della ricerca.

Ricordati sempre di inviare i documenti al professor segnalando nome, cognome, il tuo corso di laurea, e il titolo provvisorio della tesi. Inoltre il materiale dovrebbe essere quantomeno corretto rapidamente dagli errori più grossolani. Scrivere la tesi di laurea magistrale in poco tempo commettendo una marea di errori è un errore (perdona la ripetizione) grossolano e grave, per chi vuole conseguire il titolo di laurea magistrale.

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